lunedì 28 giugno 2010

GIUSEPPE CHERUBINI - EVA


EVA - Opera in legno di Giuseppe Cherubini

“Cherubini, tra tempi passato e perenne” di Luigi Tallarico

“Nell’arte plastica della memoria - come è stata definita la scultura legata alla celebrazione e al monimentum - Giuseppe Cherubini ha dimostrato in quarant’anni di attività di avere perseguito una sua linea espressiva nell’ambito degli eventi che hanno inciso nella realtà storica, civile e religiosa del nostro tempo.

In questo ambito il suo referente è da cercare nel rilievo del segno particolare che incidendo nello spazio-ambiente (limitato nella medaglia e aperto alla luce nel monumento), tramuta la comunicazione del pubblico-privato in un simbolo a beneficio della memoria collettiva.

Infatti la funzione dell’arte plastica della memoria, pur essendo legata al soggetto-evento e perciò al tempo di realizzazione, è portata a valicare il tempo cronologico e in virtù della sua voce simbolica a ritrovare la forza di ammonire, ricordare, partecipare, come indica il verbo latino “moneo” che è alla radice del termine monumento.

Si tratta perciò di un monimentum valido per i contemporanei e per le generazioni che verranno, anche se, l’evento rappresentato appartiene ad un passato che non c’è più.

Ed è qui che la linea perseguita da Cherubini segna la sua preminenza espressiva, dal momento che mentre lo scultore esercita in modo diretto la identità del personaggio-evento, non trascura quello che sta al di sopra e al di fuori della solennità recitativa dei valori, attinente alla tipologia tradizionale del mezzo.”

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