I Mercati di Traiano[1] costituiscono un esteso complesso di edifici di epoca romana nella città di Roma, sulle pendici del colle Quirinale.
Il complesso, che in origine si estendeva anche oltre i limiti dell'attuale area archeologica, in zone oggi occupate da palazzi moderni, era destinato principalmente a sede delle attività amministrative collegate ai Fori Imperiali, e solo in misura limitata a attività commerciali, che forse si svolgevano negli ambienti aperti ai lati delle vie interne.
Il complesso sorse contemporaneamente al Foro di Traiano, agli inizi del II secolo, per occupare e sostenere il taglio delle pendici del colle Quirinale, ed è separato dal Foro per mezzo di una strada basolata.
Le date dei bolli laterizi sembrano indicare che la costruzione risalga in massima parte al regno di Traiano e forse è da attribuire al suo architetto, Apollodoro di Damasco, sebbene sia possibile che il progetto fosse già stato concepito sotto Domiziano, alla cui epoca potrebbe essere attribuito almeno l'inizio dei lavori di sbancamento.
Gli edifici sono separati tra loro da un percorso antico che in età tarda prese il nome di via Biberatica, che corre a mezza costa sul pendio del colle.
A monte della strada, si eleva il "Corpo centrale", con tabernae al livello della via e altri tre piani di ambienti interni, alcuni particolarmente curati ed elaborati.
In direzione nord la via Biberatica piega, fiancheggiata a monte dal complesso della "Grande aula": l'ampio spazio centrale, su cui si affacciano una serie di ambienti su due livelli, costituisce l'attuale ingresso del monumento da via IV Novembre.
Verso sud la via Biberatica si ricollega all'attuale via della Salita del Grillo, che ripercorre un tracciato antico.
Dal tratto centrale della via Biberatica una scalinata permette di accedere alla "via della Torre" e al "Giardino delle Milizie", alle spalle del Corpo centrale, con altre strutture di età romana su cui venne edificata la Torre delle Milizie, del XIII secolo.
GUARDANDO I FORI IMPERIALI DAL FORO DI TRAIANO - ROMA
05.01.2009 - Foto di Umberto Proietti
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PARTICOLARITA' COSTRUTTIVE
I "Mercati di Traiano" costituiscono un articolato complesso architettonico che, utilizzando la duttile tecnica costruttiva del laterizio (cementizio rivestito da un paramento in mattoni), sfrutta tutti gli spazi disponibili, ricavati dal taglio delle pendici della collina, inserendo ambienti di varia forma ai differenti livelli del monumento.
Numerosi sono i collegamenti interni tra i vari livelli (scale, cordonate, ecc.), dando una sistemazione particolarmente organica e coordinata a un complesso sorto in condizioni di suolo così complesse.
La tecnica laterizia è notevolmente curata anche in senso decorativo: in particolare sulla facciata del "Grande emiciclo" un ordine di lesene inquadra le finestre del secondo piano, sormontate da frontoncini alternativamente triangolari, oppure arcuati e affiancati da due mezzi timpani triangolari ("timpano spezzato").
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EDIFICIO SUI FORI DI TRAIANO - ROMA
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05.01.2009 - Foto di Umberto Proietti
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Gli ambienti aperti sui percorsi esterni o interni avevano una struttura "modulare": coperti con volte a botte, erano dotati di un'ampia porta con soglia, architrave e stipiti in travertino, sormontata da una piccola finestra quadrata che poteva dar luce ad un soppalco di legno interno.
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Si tratta della forma tipica degli ambienti commerciali (tabernae), normalmente presenti al piano terra delle insulae romane: sono questi ambienti che al momento dello scoprimento hanno suggerito per il complesso una funzione commerciale ed hanno indotto ad attribuirgli il nome moderno di "Mercati" di Traiano.
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In tutto il complesso gli ambienti erano prevalentemente coperti da volte in muratura, dalle forme più semplici delle volte a botte, alle semicupole che coprono gli ambienti di maggiori dimensioni, al complesso sistema di copertura della "Grande aula", con sei volte a crociera appoggiate su pilastri allargati con mensole in travertino e fiancheggiata al piano superiore da ambienti che ne contenevano le spinte laterali, collegati alla struttura della volta da archi che permettevano il passaggio nel corridoio antistante.
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Le pavimentazioni utilizzano ampiamente, soprattutto nelle parti scoperte, l'opus spicatum (mattoni di taglio disposti a spina di pesce), a cui spesso veniva sovrapposto un secondo strato pavimentale in mosaico monocromo nero di piccole tessere di selce: la sovrapposizione di due strati contribuiva ad assicurare l'impermeabilizzazione degli ambienti sottostanti.
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FUNZIONI
La funzione commerciale, in passato attribuita al complesso, era stata messa in correlazione con le preoccupazioni di Traiano circa la precaria situazione annonaria della città: i cosiddetti Mercati di Traiano erano stati interpretati come punto finale di un gigantesco sistema di rifornimento della capitale, che venne assicurato anche con la costruzione del porto di Traiano a Fiumicino.
La presenza di numerosi ambienti in forma di "tabernae", in particolare lungo i percorsi esterni, non è tuttavia necessariamente indice di una funzione commerciale del complesso: anche le vie basolate che ne costituiscono i percorsi esterni sono infatti accessibili prevalentemente mediante scale che superano i dislivelli, e pertanto non erano percorribili dai carri necessari per il trasporto delle merci.
Il monumento doveva piuttosto costituire una sorta di "centro polifunzionale", dove si svolgevano attività pubbliche soprattutto di tipo amministrativo.
Negli ambienti del "Corpo centrale" doveva aver sede il procurator Fori Divi Traiani, citato in un'iscrizione recentemente rinvenuta, e preposto probabilmente all'amministrazione e alla gestione del complesso monumentale.
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IL TRAMONTO DAI FORI IMPERIALI ALL'ALTARE DELLA PATRIA - ROMA
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05.01.2009 - Foto di Umberto Proietti
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IL MUSEO DEI FORI IMPERIALI
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Il "Museo dei fori imperiali nei Mercati di Traiano" fa parte del "Sistema dei musei in comune", i musei civici del comune di Roma.
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Inaugurato nell’autunno 2007, si propone di illustrare le architetture antiche dei Fori imperiali e la loro decorazione architettonica e scultorea. Sono presentate le ricomposizioni di alcune partiture degli edifici antichi, realizzate con frammenti originali, calchi e integrazioni modulari in pietra, secondo la scelta museografica della reversibilità, che hanno lo scopo di restituire al visitatore la percezione della loro originaria tridimensionalità e di far apprezzare la ricchezza dei programmi figurativi, strumenti della propaganda imperiale.
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Il percorso espositivo inizia nella "Grande aula" con l’introduzione all’area dei Fori imperiali, ciascuno dei quali è rappresentato da un pezzo particolarmente significativo. Al livello superiore della "Grande aula" sono le sezioni del museo dedicate al foro di Cesare e al tempio di Marte Ultore nel foro di Augusto (“Memoria dell’antico”). Sullo stesso piano il museo prosegue nel "Corpo centrale" con la sezione dedicata al foro di Augusto, illustrando anche la sua funzione di “modello” per i fori delle capitali provinciali romane.
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Gli ambienti della parte superiore dei Mercati di Traiano, che ospitano il museo sono stati oggetto negli anni 2005-2007 di importanti restauri strutturali e conservativi. Il museo sarà completato con la sezione sul foro di Traiano, che sarà ospitata negli ambienti delle "Aule di testata", a diretto contatto con i resti antichi, dopo i necessari restauri.
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Oltre al Museo dei fori imperiali, i Mercati di Traiano ospitano anche mostre temporanee.
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Il museo si avvale di un sistema di comunicazione mista, con pannelli tradizionali e video che si avvalgono di tecnologie multimediali, con lo scopo di riproporre il collegamento tra i materiali esposti, l'aspetto antico degli edifici a cui appartenevano e i resti di essi conservati nelle aree archeologiche.
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IL TRAMONTO SUI FORI IMPERIALI DAI MERCATI DI TRAIANO - ROMA
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FONTE: http://it.wikipedia.org/wiki/Mercati_di_Traiano - Umberto Proietti
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