giovedì 9 maggio 2013
PREMIO AURELIO PECCEI 2013 - ASSOCIAZIONE L'ETA' VERDE - TARGA OPERA DEL M° GIUSEPPE CHERUBINI
sabato 7 aprile 2012
GIUSEPPE CHERUBINI - L'UOMO QUADRATO - SEZZE CITTA' DELLA PASSIONE

L’Uomo Quadrato
Opera del M° Giuseppe Cherubini
La scultura in bronzo è di m 2,50 per 1,70.
Al centro riporta il logo della Passione di Cristo e ai quattro angoli il quadrato, simbolo della perfezione. Le sue bisettrici s’intersecano generando
La circonferenza inscritta nel quadrato generale circoscrive i quattro triangoli centrali, contenenti i volti dei Quattro Evangelisti rivolti nelle direzioni cardinali.
Girando il cerchio di 90°, i volti sono sempre rivolti ad Est, fonte di luce e di calore, guardando l’uomo perfetto.
Cerchio e quadrato sono l’espressione più alta dell’intelligenza umana, riscontrandosi con il problema ermetico della quadratura del cerchio.
Il numero quattro è il numero della perfezione divina, il simbolo del mondo che parte dal centro della croce nelle direzioni cardinali.
I quattro angoli dell’opera scultorea, sintetizzata nelle linee, ma ampliata nel pensiero, rafforzano il significato della Via Crucis, ove i volti dei Quattro Evangelisti, che la narrano e la diffondono nel cosmo, guardano verso l’umanità nello svolgersi del tempo.
“L’umanità è collegata alla divinità, il tempo all’eternità, il terreno al celeste…”
Il cerchio e il quadrato ne rappresentano i due aspetti fondamentali, nei cui rapporti esiste una distinzione ma anche una conciliazione.
“Per i cristiani il Cristo rappresenta l’umanità, egli verrà considerato come l’uomo quadrato per eccellenza”.
L’opera scultorea vuole rappresentare il collegamento dell’umano al divino e del tempo all’eternità.
“Gesù pose al centro del suo messaggio questi precetti divini, quasi a sottolineare che l’uomo non è mai stato così vicino alla santità di Dio come quando ama il suo prossimo – e nel concludere col pensiero di San Girolamo - egli comanda non l’impossibile ma ciò che è perfetto.”
Come riportato da S.E. il Vescovo Andrea Maria Erba nel libro “SERVITORI DEL VANGELO” a pagina 177 - Capitolo “Nella perfezione dell’amore il compimento del regno di Dio.
Il basamento, al centro della rotonda dove posa l’opera, in forma quadrata con il lato anteriore è rivolto ad est. Il viottolo che porta all'opera ha due cigli che partono dagli spigoli del basamento e si allargano verso l’uscita della rotonda, con all’interno raggi che vanno verso est, come a dire che questi illuminano l’umanità.
Giuseppe Cherubini, scultore,
è nato nel 1939 a Rocca Massima,
si è diplomato alla Scuola d'Arte di Roma
e da qualche anno vive a Giulianello (Cori - Latina – Italia).
Foto di Umberto Proietti inaugurazione rotonda nel Comune di Sezze il 5 Giugno 2010
venerdì 29 luglio 2011
giovedì 5 maggio 2011
PREMIO AURELIO PECCEI 2011 ASSEGNATO A MAURIZIO SOLDINI
Opera in bronzo del M° Giuseppe Cherubini
Il Comitato scientifico del Gruppo Internazionale “Aurelio Peccei”,
presieduto dalla Professoressa Eleonora Masini,
Il Premio viene assegnato annualmente alle personalità
o alle organizzazioni scientifiche e culturali, in Italia e all’Estero,
per lasciare un mondo migliore alle giovani generazioni.
“Per la sua azione tesa alla dimostrazione che i problemi bioetici
"solo se la medicina collaborerà con la filosofia e la teologia
con approccio pluridisciplinare,
si potrà arrivare a una nozione di bioetica largamente condivisa,
frutto di un nuovo umanesimo integrale,
lontana dai rischi del materialismo e della cieca fiducia nel progresso".
Ha all'attivo numerosi interventi, articoli e saggi
Collabora con Riviste e quotidiani,
Ha pubblicato diverse monografie tra cui:
La bioetica e l’anziano (ISB, 1999),
Il segreto delle fragole 2010 (LietoColle, 2009),
martedì 3 maggio 2011
PREMIO AURELIO PECCEI: OPERA DEL M° GIUSEPPE CHERUBINI
Il 4 Maggio 2011, ore 15,30
presso la Biblioteca Nazionale Centrale
Viale Castro Pretorio 105, Roma
XXXVI INCONTRO MACROPROBLEMI 2011
SARA' PRESENTATA
UNA ROAD MAP SULLE PRIORITÀ PER L’AMBIENTE
DISEGNATA DAGLI STUDENTI
dell’Italia, della Spagna, Turchia, Finlandia, Australia
nell’anno scolastico 2010/2011
TARGA PER IL PREMIO AURELIO PECCEI
Opera in bronzo del M° Giuseppe Cherubini
Nella targa Premio Aurelio Peccei, voluta dall’Associazione culturale L’ETÀ VERDE, Cherubini riporta il monito di Aurelio Peccei:
“E' dovere di ogni generazione
lasciare in eredità alle generazioni successive un Mondo migliore."
un messaggio che racchiude lo spirito con il quale ha operato nel corso della vita.
Negli ultimi anni il Premio è stato conferito a: Rita Levi Montalcini, Piero Angela, Auri Trausti Gudmundsson dell’Islanda, Mercedes Di Vora (Venezuela), Luigi Campanella, Federico Major, Enrico Guidoni, Ernesto Redaelli, Carlo Rubbia, Enrico Alleva, Maria Paola Azzardo Chiesa, Riccardo Saltarelli, Mrs. Yoko Ono Lennon, City of Reykiavik, capitale dell’Islanda ed altri.
Le targhe Premio Aurelio Peccei 2011 saranno assegnate:
a Giuseppe Garibaldi, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia,
“Per il suo amore verso la natura”
Ritira il Premio il pronipote Giuseppe Garibaldi;
a Maurizio Soldini,
docente universitario,
“Per il suo impegno a favore della Bioetica”
Aprirà l’evento
Eleonora Masini,
docente di Previsione Umana e Sociale e di Ecologia Umana,
Seguiranno gli interventi di:
Guido Ravasi,
Segretario generale della Fondazione Europea Dragan, con
Fabbisogni energetici, tutela dell’ambiente, sviluppo sostenibile: il lascito imprenditoriale, culturale ed etico di Giuseppe Costantino Dragan;
Lorenza Colletti,
Corpo Forestale dello Stato, con
Il 2011 Anno Internazionale delle Foreste;
Paolo Vicentini,
Esperto temi ambientali, con
Idee per ricerche sulle tematiche ambientali;
Gino Giulio Di Giacomo,
Responsabile di Chicza Italia, con
Green economy: organic chewing-gum biodegradabile;
Rosa Mura,
Energy Advisor A.I.E.E. con
Obiettivo Rinnovabili;
Armando Finocchi,
Responsabile Museo “Casolare 311”, con
Il valore dell’agricoltura tra tradizioni contadine ed etica ambientale;
Laura Bacalini,
Responsabile Comunicazione di Explora–Perigeo,
presenterà un collegamento satellitare dall’Himalaya con la scalata dell’esploratore Davide Peluzzi.
La Fondazione Europea Dragan è presente con due borse di studio assegnate a Istituti scolastici.
Segue la Mostra Multimediale con i lavori degli studenti.
L’evento si conclude con la PREMIAZIONE DEGLI STUDENTI E DELLE SCUOLE PARTECIPANTI AL CONCORSO MACROPROBLEMI 2011
tra cui la fondazione della prima compagnia aerea italiana: l'Alitalia.
chiamato Club di Roma.
domenica 1 maggio 2011
GIUSEPPE CHERUBINI - PAPA GIOVANNI PAOLO II - MEDAGLIA DONATA AL PAPA IL 23 MARZO 1988

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PAPA GIOVANNI PAOLO II
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Medaglia in bronzo del M° Giuseppe Cherubini donata al Papa.
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Nel 2000 Don Gianni Toni,
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parroco della chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Cori,
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per la canonizzazione del Beato Tommaso Placidi da Cori.

S.TOMMASO DA CORI
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Opera in bronzo del M° Giuseppe Cherubini donata al Papa.
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Giuseppe Cherubini, scultore,
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è nato nel 1939 a Rocca Massima,
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si è diplomato alla Scuola d'Arte di Roma
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e da qualche anno vive a Giulianello
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in Provincia di Latina, Lazio, Italia.
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Dal Catalogo "Una scultura per una luce di vita"
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scritto da Umberto Proietti
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lunedì 18 aprile 2011
venerdì 18 marzo 2011
ALFONSO CANIGLIA - URLO
riporta la disperazione dei popoli in guerra.
Umberto Proietti
sabato 12 marzo 2011
ANTOINETTE DELEY - TSUNAMI
sabato 5 marzo 2011
PAOLA DONDONI - COLOMBINA E L'AMORE DI ARLECCHINO

Colombina è stata creata per dare una moglie ad Arlecchino e Pulcinella.
La Biancolelli faceva parte di una famiglia di comici dell'arte che per lungo tempo dominò la compagnia dei comici italiani in Francia e il più celebre della famiglia fu l'Arlecchino Dominique Biancolelli uno degli attori più amati e celebrati dai francesi.
Il testo drammaturgico più famoso in cui compare Colombina è la commedia Colombine avocat pour et contre canovaccio rappresentato nel giugno 1685 e più volte rimesso in scena sia al Théatre Italienne che in seguito al teatro della Foire.

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Colombina rappresenta spesso il personaggio della Servetta nella Commedia dell'Arte, fin dalle origini sotto i nomi più svariati.
La Servetta più antica risale alla metà del '500 e compare, con il nome di Franceschina (o Francesquine) nelle incisioni della Raccolta Fossard una delle principali testimonianze iconografiche della commedia dell'arte.
Fra gli altri nomi della servetta vanno citati:
Corallina, interpretata sempre in Francia, da Anna Veronese figlia del capocomico Carlo Veronese che compare anche nei Memoirès di Carlo Goldoni, intorno alla metà del '700;
Smeraldina (che appare in Carlo Gozzi, ne L'amore delle tre melarance e ne Il servitore di due padroni, L'uomo di mondo e altre fra le prime commedie scritte da Goldoni) e talvolta anche come Arlecchina.
dal 24 Febbraio al 24 Marzo 2011
presso la Galleria “IL SIPARIO”
al Centro Storico di Giulianello
(Provincia di Latina - Lazio – Italia)
Frequenta l’Accademia di Belle Arti nella sezione di Scenografia dove scopre la passione per le maschere della Commedia dell’Arte e dove inizia la ricerca delle forme tradizionali di rappresentazione decorativa.
Negli anni ’90 partecipa alla realizzazione di opere pubbliche e private tra cui la mostra dei murales di Melito di Porto Salvo, la decorazione dell’ippodromo di Tor di Valle, l’allestimento di decine di scenografie teatrali ed altrettante mostre pittoriche. Si dedica inoltre allo studio di nuove tecniche e forme espressive quali la ceramica Raku, la paper clay e le tecniche di pittura orientale.
Nel 1998 si trasferisce a Rocca Massima dove prosegue l’attività di ceramista, realizzando maioliche d’arte e da utilizzo nelle quali unisce il rispetto delle tecniche tradizionali ad una spontaneità e freschezza espressiva che le rendono uniche.
lunedì 28 febbraio 2011
GIUSEPPE CHERUBINI - LA DISPERAZIONE DEI POPOLI IN GUERRA

Ha fatto dell’arte e della cultura
domenica 27 febbraio 2011
ANTOINETTE DELEY - INNOCENCE - L'ARTE E' MESSAGGIO DI PACE E UNIONE DEI POPOLI
ha esposto le sue opere
in molte mostre in Svizzera, dove vive,
nell'ambito di uno scambio culturale
venerdì 25 febbraio 2011
mercoledì 23 febbraio 2011
GIUSEPPE CHERUBINI - IL DOLORE DEL MONDO

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Scultura in bronzo del M° Giuseppe Cherubini
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“Il bassorilievo rappresenta
una riflessione basata
sulla perdita etico morale
del valore della vita
e dei sentimenti perduti
nel grande mare dell'indifferenza.
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Tutti predicano e nessuno agisce,
tutti piangono
ma per un solo giorno.
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Le antiche preghiere rivolte
alla Madonna del Consiglio
diventano oggi disperazione.
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La gente continua a soffrire
e nessuno l'aiuta.
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Solo nel momento più drammatico divenuto pubblico,
solo allora si diventa solidali,
poi cade un velo
come una barriera
per proteggersi dal dolore
come fosse un nemico.
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Nel bassorilievo dominano le mani protese
per esigere attenzione al dolore delle guerre,
della fame,
delle malattie.
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Mani che invocano aiuto
mentre affondano nei nostri mari.
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Mani che chiedono pace
mentre l'odio avanza senza pietà.
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E volti tra esse trasparenti tanto dolore
che va ad unirsi a quello universale della Madonna
raffigurata alla base insieme al suo bambino.
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Di lato il ghigno malvagio di colui che voltando le spalle continua a dominare il male.”
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Giuseppe Cherubini
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sabato 12 febbraio 2011
sabato 5 febbraio 2011
LARISSA DECO' - DESIDERIO

domenica 30 gennaio 2011
MARCELA ALEJANDRA RECALDE - Mamma che allatta

Artista argentina con opere molto originali. Umberto Proietti
lunedì 17 gennaio 2011
GIUSEPPE CHERUBINI - IL DONATORE
Una mano protegge una accoglie
lo salva lo cura lo accompagna
gli versa quell'obolo rosso nel cavo
e discende nel tronco dell'albero
dai rami le mani s'addensa di resina
il flusso vitale che sgorga dal dono
s'invagina dà nuova vita s'eleva
nel canto di gioia una nuova giornata
rubata alla morte
la vita la linfa
s'inarca s’inquieta ribatte il suo volo
nel cielo si fa vertice umano quando
doni al fratello al disperso nel male
il tuo sangue la vita un sorriso di gioia
che pulsa al mattino di nuova passione
e ritrova nell'aria un qualcosa di nuovo
il volto dell'uomo specchiato nel volto
più vivo - dell'altro - rosato
ancora una mano
che stringe la mano s'intreccia la stretta
che unisce sul monte calvario
a portare una croce comune
quel legno
che rendi leggero soltanto prendendo il sentiero
che guida nel palmo di mano
che accoglie e che dona.
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Poesia di Maurizio Soldini
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(ispirato dalla scultura del M° Giuseppe Cherubini
sulla donazione del sangue eseguita per l’AVIS)
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Roma, 10 dicembre 2010
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Giuseppe Cherubini, scultore,
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è nato nel 1939 a Rocca Massima,
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si è diplomato alla Scuola d'Arte di Roma
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e da qualche anno vive a Giulianello in provincia di Latina (Italia).
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Ha fatto dell’arte e della cultura
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lo scopo della sua vita,
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realizzando numerose opere
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scolpite sul legno, pietra, granito, marmo
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e modellando il bronzo.
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Umberto Proietti
domenica 16 gennaio 2011
ANTOINETTE DELEY - NUÉE TERRESTRE
lunedì 28 giugno 2010
GIUSEPPE CHERUBINI - "LA CHIESA"
La Chiesa - Opera in bronzo del M° Giuseppe Cherubini
S.E. Mons. Vincenzo Apicella,
vescovo della “Diocesi Velletri-Segni”
così ha scritto dell'artista,
in occasione della mostra personale "Una scultura per una luce di vita"
a Velletri dal 12 al 24 Dicembre 2009
con la Direzione Artistica di Umberto Proietti
Una delle prime persone che ho avuto il piacere e l’onore di incontrare al mio arrivo nella diocesi di Velletri-Segni è stato il Maestro Giuseppe Cherubini, di cui mi ha subito impressionato la semplicità e il sorriso.
Sono due caratteristiche che si ritrovano anche nelle sue opere e che sono, per così dire, il suo “marchio di fabbrica”.
La semplicità gli permette di comunicare immediatamente e di trasmettere valori profondi in modo comprensibile a tutti, il sorriso infonde nelle sue sculture quella carica di speranza, che consente di andare oltre il grigiore e, a volte, la pesantezza della realtà.
Ma la radice da cui tutto ciò proviene non può che essere che una fedele solida come i materiali che scolpisce e una visione religiosa del mondo e della vita, che è come l’atmosfera in cui si muovono i suoi personaggi e le sue rappresentazioni.
Una religiosità che proietta verso l’alto, nella ricerca di un assoluto e di una risposta vera al grido dell’uomo, ma che si allarga anche ad abbracciare i dolori e le gioie dei fratelli, per costruire una comunione in cui potersi sostenere.
Il suo legame profondo con la sue e la nostra terra rende l’iniziativa promossa oggi a Velletri un’occasione per ritrovarci nel lavoro di chi sa dare espressione ai nostri comuni valori, oltre che un ulteriore tributo a un Maestro d’arte ormai ovunque largamente apprezzato.
Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri-Segni