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mercoledì 8 febbraio 2012

MAURO RICCI - DONNE

DONNE

acrilico su vetro, 50x40

Opera dell'artista Mauro Ricci

Donne,
solo donne
nere o bianche,
con il loro sapore.

Tristi, affamate,
con pesanti fardelli,
con le ferite
e figli voluti o dovuti.

Donne con i loro dolori
Ed i piaceri obbligati,
donne schiave,
o donne al potere.

Ossa di donne,
o ricche di tutto,
donne arroganti,
o con il presente distrutto.

Donne con l’istinto di vita,
donne umiliate,sottopagate,
esiliate,flagellate,
donne sottomesse,picchiate.

Ma sempre donne,
portatrici d’amore,
di lotta,e dell’essere donna,
ieri,oggi,domani,per sempre.

Mauro Ricci

Mauro Ricci è nato a Roma

e vive a Cortona, in provincia di Arezzo, Toscana, Italia.

sabato 10 dicembre 2011

PEPIJOY PIERANGELA EZZIS - IO PENSO POSITIVO

IO PENSO POSITIVO

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ceramica raku, cm 65 x 55 anno 2011

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Opera e poesia dell'artista Pepijoy Pierangela Ezzis

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Io penso positivo


Imperturbabile come un pallone nel mare

continuo ad avanzare...

io penso positivo,

vince l'ottimismo,

la fede,

determinati e convinti,

verso la meta da raggiungere

gli ostacoli e le paure

vanificano sul pallone

nelle acque del mare.

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Pepijoy Pierangela Ezzis

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“Sono internazionale”, dice Pierangela Ezzis scherzando, considerandosi cittadina del mondo. Orgogliosa delle sue origini meridionali, genitori sardi emigrati in Svizzera negli anni sessanta, (dove è nata), per trasferirsi a Roma a quattro anni.

A vent’anni parte per Londra, dove rimane per quasi quattro anni. Un’esperienza che le fa apprezzare l’incontro con tante culture diverse, data la concentrazione di varie nazionalità nella capitale inglese.

Trascorre una decina d'anni in Imola (BO), per poi tornare a Roma.

Una delle caratteristiche di Pierangela, è senz’altro l’abilità comunicativa. Sorridente, curiosa e schietta fin dal primo impatto. Questo le permette d’incontrare molte persone, instaurare amicizie e spesso, ricevere nuovi stimoli, scambiarsi informazioni e conoscenze per un arricchimento personale.

Nel 2004 conosce Giò Bert (Giovanni Bertozzi, scultore di Riolo Terme -RA). Attratta dalle sue opere, trae spunto per comporre delle poesie su alcune di queste. Affascinata dall’entusiasmo di Bert (classe 1924), lo frequenta cercando di apprendere i primi rudimenti della scultura.

Nel 2007, da un appuntamento per un’intervista a Maria Elena Boschi, nel suo laboratorio di Faenza (RA), inizia la passione per la ceramica raku. Esordisce con sculture dai buffi volti, il primo è il “Signor Pampero” e gioielli in varie forme e dimensioni, tutti rigorosamente pezzi unici. Nasce così il brand “Pepijoy”.

Gli articoli di Pierangela Ezzis (giornalista-pubblicista) sono stati pubblicati sul Quotidiano Nazionale Il Resto del Carlino, Il Corriere di Romagna, Buddismo & Società, Art Journal, BOE’ Promotore di Creatività.

Partecipa alla realizzazione di eventi artistici e culturali, con gallerie, enti e locali… e si diverte tanto!“



I am International”, says Pierangela Ezzis, jocking, considering herself a world’s citizen. Proud of her southern Italy origin, her parents are from Sardinia, that emigrated to Switzerland in the sixtie’s (where she was born), to leave to Rome at four years old.

When she was twenty, went to London for almost four years. A nice experience that let her appreciate the encounter with different kinds of cultures, due to the high concentration of several nationalities in the English capital.

She lived in Imola (Bologna) for ten years, and returned to Rome.

One of Pierangela’s characteristic is certainly the communication ability that she has. She is always smiling, curious and direct at first sight. This allowes her to meet several people, to make friends, and often to get stimuli, to exchange information and knowleges, for a personal enrichment.

On 2004 she met Giò Bert (Giovanni Bertozzi, sculptor of Riolo Terme – Ravenna – Italy). Being her attracted by his operas, she drew her inspiration from Bert’s sculptures to compose some poems. Fascinated by Bert’s enthusiam (born on 1924), she got to frequent him to learn the very first steps of sculpture.

On 2007 having taken an appointment to interview Maria Elena Boschi, in her laboratory in Faenza (Ravenna – Italy), Pierangela begun her passion for raku ceramics. She made her debut with sculputures having funny faces, the first one was called “Mr Pampero” and jewels in various dimensions and shapes, each one rigorously a unique piece. Pepijoy brand originates.

Pierangela Ezzis is a freelance journalist, her articles have been published on Quotidiano Nazionale il Resto del Carlino, Il Corriere di Romagna, Buddismo e Società, Art Journal, Boè Promotore di Creatività.

She takes part to the realization of artistical and cultural events, with galleries institutions, and collaborates with entertainment organizations ... and she enjoy’s herself very much.


FONTE: http://www.pepijoy.com/info/info.HTM

giovedì 8 dicembre 2011

MAURO RICCI - VOLEVO SOLO LA LIBERTA'

VOLEVO SOLO LA LIBERTA'


Opera e poesia dell'artista Mauro Ricci



Voleva solo la Libertà

Dove libertà,
se non posso correre.
Dove libertà,
se non posso volare.

Dove libertà,

se non posso parlare,

se non posso ascoltare,

se non posso vedere.

Dove libertà,

se non posso contraddire,

se devo solo accettare,

se mi sento lontano da questo potere.

Dove libertà,

se non posso sognare,

se non posso urlare,

se non posso suonare.

Dove libertà,

se non posso decidere,

se non posso staccare i tubi,

se non posso morire senza soffrire.

Dove libertà,

senza lavoro,
senza futuro,

senza il coraggio di morire per la libertà.

Mauro Ricci è nato a Roma

e vive a Cortona in Provincia di Arezzo, Toscana, Italia

venerdì 23 settembre 2011

ANTONIETTA CAMPILONGO: COLLETTIVA A BERLINO - 24.09.2011 - IL FILO D’ACQUA - STORIE / IMMAGINI / SUGGESTIONI SU UN BENE COMUNE INALIENABILE

IL FILO D’ACQUA




STORIE / IMMAGINI / SUGGESTIONI




SU UN BENE COMUNE INALIENABILE



DAL 24 SETTEMBRE AL 4 OTTOBRE 2011




a Berlin, Germany, in Gotlandstrasse 5 - Galerie Gotland




Vernissage: sabato 24 settembre 2011 ore 18.00 (Cocktail)


Orario di apertura - dal martedì al sabato tra le 15.00 e le 20.00
Ingresso: libero



Arte contemporanea - Collettiva a cura di Antonietta Campilongo


Progetto: N E W O R L D ART


Idee e progetti per un mondo sostenibile


Concept: Luigi Straffi
Allestimenti: Alfredo Sciuto
Performance: Markus Schwill

ARTISTI:


Roberto Angiolillo, Rosella Barretta, Ilaria Buselli, Maria Cecilia Camozzi, Antonietta Campilongo, Elena Candoli, Dario Caria, Cristina Castellani, Antonella Catini, Giovanna Crescenzi, Monica Di Brigida, Patrizia Di Poce Daniela Foschi, Luciano Lombardi, Barbara Morini, Gisella Pasquali, Nadia Perrotta, Pino Pontoriero, Eugenio Rattà, Roberta Recanatesi, Elisa Roggio, Stefania Scala, Angela Scappaticci, Linda Schipani.

Special guest: Daniela Foschi
Paesaggio Urbano

info:
www.galeriegotland.de/
http://www.nwart.it/
http://www.neworldproject.it/
http://www.blogger.com/Impostazioni%20locali/Temp/anto.camp@fastwebnet.it
Tel. 339 4394399 - +4915773266401


IL FILO D’ACQUA

“IL FILO D’ACQUA” è il titolo dell’Art-action promossa da NWart (Neworld-Art) che coinvolge un folto gruppo di artisti già impegnati in tematiche di arte sociale.



Il progetto nato all’inizio della campagna referendaria a sostegno dell’acqua bene pubblico, è una metafora suggestiva, un’indagine sui suoi significati culturali, sociali, economici e spirituali.


E’ anche un discorso lineare che corre limpido e sottile senza interruzioni, che mette in evidenza i valori insiti in questo prezioso elemento, le contraddizioni giuridiche e gli appetiti lucrosi.



L’acqua che è principio essenziale per la vita è diventata l’oro blu del futuro da monopolizzare.



Una legge a favore della cessione della gestione ai privati con l’obbligo di realizzare profitti, ne aveva messo in discussione la dimensione di bene comune pubblico, il diritto di accesso a tutti.



L’acqua, considerata dai liberisti convinti, una merce qualsiasi su cui realizzare immensi guadagni grazie ad un referendum popolare viene sottratta per il momento a questa logica lucrativa.

Gli ecoartisti, hanno dunque dato un loro contributo attraverso una partecipata collettiva di pittura, scultura, fotografia, arte concettuale, videoarte, che ha parlato forte dell’acqua.




Raccontandone le più diverse sfaccettature gli artisti hanno voluto portarne all’attenzione pubblica e metterne in palese evidenza, l’assurda pretesa di commerciarla.

Ma non è finita qui, il dibattito continua per arrivare ad una più precisa definizione dell’acqua e di altri beni comuni come i trasporti, la cultura, che si spera possano entrare far parte di una categoria di beni non più soggetti a speculazione*.



Anche l’Art-action IL FILO D’ACQUA arriva ad una seconda elaborazione proponendosi di indagare ancora il tema che è sconfinato con il contributo di tutti gli artisti che hanno accettato con interesse di proporre una propria lettura.

Il profondo valore simbolico dell’acqua si perde nella notte dei tempi. Essa sostiene tutte le teorie biologiche sulla vita, impregna di implicazioni storiche, geopolitiche e scientifiche lo sviluppo della civiltà umana.

Quali sono state e quante continuano ad essere le valenze dell’acqua,


la sua incidenza sull’intero sistema geobiologico del nostro pianeta


e sulla storia dell’umanità?



Nel filo d’acqua continuano a passare molte immagini…

Sostanza generatrice dell'universo



nelle tradizioni religiose, nelle mitologie antiche



così come nelle spiegazioni delle scienze fisiche dell’età moderna.



Elemento primordiale insieme a fuoco, aria e terra


(etere, metallo e legno nelle tradizioni orientali).



Medium rituale di iniziazione alla vita spirituale


per il suo significato di rinascita e purificazione.



Consuetudine igienica e relazione sociale


nella cultura dell’abluzione termale e del vapore.



Macronutriente essenziale


per gli esseri viventi e per gli organismi vegetali.



Pratica irrigua che consentì lo sviluppo della civiltà agricola colturale.





Stato di materia liquido, solido, gassoso, nebbia, pioggia, neve, ghiaccio.



Sorgente, ruscello, fiume, lago e mare.



Paesaggio.



Ambiente sommerso ricco di forme viventi subacquee.



Forza naturale travolgente e distruttiva.



Diluvio universale.



Tsunami.




Mezzo navigabile, via di migrazione e scoperta.




Luogo di battaglie.




Prossimità vantaggiosa di insediamento umano.




Bellezza mutevole nei ghiacciai riflettenti, nelle cascate naturali.




Architettura cristallina nelle trame di zampilli


delle fontane urbane, dei Palazzi e delle antiche residenze regali.



La luna riflessa nel pozzo.




Veicolo di contaminazione di malattie endemiche.



Falde inquinate da uso massiccio in agricoltura di sostanze diserbanti e pesticidi (POPs).



Contaminazione batterica degli acquedotti urbani per infiltrazioni di acque reflue e di scarichi.



Dispersione e infiltrazione nel terreno di idrocarburi durante l’attività estrattiva nelle foreste equatoriali.



Sversamenti per incidente o comportamento criminoso nei corsi d’acqua, nei laghi e negli oceani.

*Ulteriori interessanti risvolti sui beni comuni (Commons) e sulla governance sono stati studiati e trattati con grande innovazione dalla Prof. Elinor Oestrom, docente all’Università dell’Indiana, Premio Nobel per l’economia 2009. (vedi: Understanding Knowledge as a Commons: From Theory to Practice, The MIT Press, Cambridge, Massachusetts, 2006. Traduzione italiana: La conoscenza come bene comune. Dalla teoria alla pratica, Mondadori, 2009.

QUALCHE ULTERIORE ANNOTAZIONE SULLA CONDIZIONE MONDIALE DELL’ACQUA


L’acqua in molte città e territori del pianeta è nelle mani di alcune multinazionali a loro volta capofila di innumerevoli sottopartecipate società locali.



Una delle prime battaglie vinte dalle comunità locali contro le società monopolizzatrici fu il caso della città di Cochabamba in Bolivia.



In Europa uno degli esempi di migliore gestione dei servizi idrici è quello della municipalità di Parigi che li ha ripubblicizzati con una gestione molto efficiente.

Rajendra Pachauri presidente dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU), sostiene in uno studio presentato a Londra nel settembre 2008 che per ottenere 1 kg di mais sono necessari 900 litri di acqua, per 1 kg di riso 3.000 litri, per 1 kg di pollo 3.900 litri, per 1 kg di maiale 4.900 litri e per 1 kg di manzo 15.500 litri di acqua.



Per un litro di Pepsi servono 9 litri di acqua di lavorazione.

Le previsioni riguardanti il futuro dell'acqua nel pianeta sono allarmanti (e non allarmistiche, come sostengono gli scettici contrari o i beneficiari del business).



Nel 2025 il 60% della popolazione vivrà in situazione di stress idrico. 1 miliardo di persone deve camminare 3 ore per avere accesso all'acqua.



Nel 2025, 2 miliardi e 700 milioni di persone vivranno con scarsità d'acqua.



Il 20% della popolazione attualmente ha già problemi di accesso alle risorse idriche.



L'acqua contaminata uccide 15 milioni di bambini all'anno.



Tutti ormai sanno che l’acqua in bottiglia che ha costo zero e costo di produzione esclusivamente dovuto a imbottigliamento e pubblicità è un affare da miliardi di euro e miliardi di bottiglie PET si ammassano come rifiuti inquinanti costosi da smaltire.



Antonietta Campilongo


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Antonietta Campilongo è nata a Saracena (CS) e vive a Roma.


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Laureata in Architettura, oltre alla sua attività di artista, Antonietta Campilongo si occupa dell'organizzazione di mostre collettive di arte contemporanea.



Sotto la direzione artistica di Antonietta Campilongo, prende vita un nuovo progetto espositivo, con un ricco e variegato programma di mostre dedicate a Pittura, Scultura, Fotografia, Arte Digitale e Video presso La Fonderia delle Arti, sita in Roma, Via Assisi, 31.



L’edificio a più piani, unico nel suo genere, è ricavato all’interno di una vecchia fonderia di metallo, ora ristrutturata e trasformata in una struttura didattica polifunzionale. Il progetto artistico nasce da un’idea di Maurizio Boco, Giampiero Ingrassia, Andrea Polinelli e Massimo Santorelli con la finalità di 'fondere' insieme arti come la musica, il teatro, la fotografia e la pittura.



Gli artisti interessati ad esporre possono inviare in posta elettronica c.v. e materiale fotografico alla curatrice Antonietta Campilongo che si occuperà della selezione:



anto.camp@fastwebnet.it



FONDERIA delle ARTI Via Assisi, 31



http://www.fonderiadellearti.com/



mercoledì 21 settembre 2011

venerdì 5 agosto 2011

DANIELA ZOMPATORI - IL MIO PIÙ BEL TRAMONTO - VORREI FARE UN VOLO NEL PASSATO

IL MIO PIU' BEL TRAMONTO

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Foto di Daniela Zompatori

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Vorrei fare un volo

nel passato,

assaporare nuovamente

gli indimenticabili

giorni.

Starti accanto

come un gabbiano

libero

nel cielo di una

estate d’agosto.

Sentire con te

musiche coinvolgenti,

complici le nostre illusioni,

confidenze e affinità.

Con un solo

sguardo ti comprendevo,

sentivo la delicatezza

il rispetto, la pazienza

l’affetto.

Nel vento butto ora

i pensieri e gli

occhi vagano nel cielo.

Che testardi i miei

sogni …

non mi vogliono

abbandonare,

si sono conficcati

nel cuore e mai

più li toglierò...


poesia di Daniela Zompatori

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Daniela Zompatori vive a Roma
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domenica 31 luglio 2011

MAURIZIO SOLDINI - IL GIOCO DEGLI SGUARDI - a Giovanni Paolo II



IL GIOCO DEGLI SGUARDI

a Giovanni Paolo II

Guardi e vedi lontano
nei tralicci di una guerra
che ha crocifisso il mondo
appeso al bagno di sangue
che provoca ogni guerra.

*

Guardi e ti avvicini al bambino
che benedici con il sorriso
di un mistero di fonte
e lodi il canto della vita
con una carezza.

*

Guardi un foglio bianco
e scrivi una poesia
tratti d’amore con la filosofia
e ascolti la commedia umana.

*

Preghi in ginocchio e stendi la tua mano
a tutti quelli che passano per strada
li rifocilli di speranza
e il pane porgi della vita.

*
Guardi la morte in faccia
e accetti la scommessa di soffrire
fino alla fine perché hai insegnato
la salvezza della sofferenza.

*

Sei forte come una colonna
lo spirito aleggia sopra noi
e ci conduci ancora a spasso
tra le viole e i non-ti-scordar-di-me.

*

Sei. Abiti ancora tra noi,
il tuo profumo ci fa guardare
alla stella della tua santità.

*

Gli sguardi inondano
i movimenti del mare
e scrollano di dosso
provvide intese.

*

Il gioco degli sguardi
si affastella sul nostro tempo
e noi guardiamo te,
luce dei nostri occhi.

Maurizio Soldini

Roma, 24 e 25 e 26 febbraio 2011
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Maurizio Soldini è nato e vive a Roma,

dove svolge la sua attività di clinico medico
presso la “Sapienza” Università di Roma.

Insegnante di Bioetica, medico, filosofo e poeta collabora anche con riviste e quotidiani nazionali e internazionali con numerosi interventi, articoli e saggi.
I quotidiani Avvenire e Il Messaggero pubblicano molti suoi scritti
e le sue poesie sono presenti in diverse raccolte poetiche.

Riportiamo alcune delle monografie pubblicate:

La bioetica e l’anziano (ISB, 1999),
Argomenti di Bioetica (Armando, 1999 e 20022),
Bioetica della vita nascente (CIC, 2001),
Filosofia e medicina. Per una filosofia pratica della medicina (Armando, 2006),
Wittgenstein e il libro blu (Mattioli 1885, 2009);

e alcune raccolte di versi:

Frammenti di un corpo e di un'anima (Aracne, 2006),
In controluce (LietoColle, 2009),
Uomo. Poemetto di bioetica (LietoColle, 2010),
La porta sul mondo (Giuliano Ladolfi Editore, 2011).

Ricordiamo alcuni che hanno scritto delle sue opere:

Giorgio Barberi Squarotti, Franco Caporossi, Giovanni Caso, Giuseppe Conte, Salvatore Contessini, Flaminia Cruciani, Maurizio Cucchi, Rosaria Di Donato, Riccardo Duranti, Cristiana Freni, Emerico Giachery, Giuliano Ladolfi, Maria Lanciotti, Giorgio Linguaglossa, Dante Maffia, Valerio Magrelli, Enrico Mattoccia, Eugenio Montale, Roberto Mussapi, Eugenio Nastasi, Merys Rizzo, Paolo Ruffilli, Antonio Spagnuolo, Stefano Verdino, Marcello Vitale.




VATICANO - Beatification of John Paul II


Piazza San Pietro il 1º maggio 2011


Foto da: it.wikipedia.org/wiki/File:Beatification_of_John_Paul_II_(1).jpg

sabato 30 luglio 2011

martedì 12 luglio 2011

DANIELA FOSCHI A ROCCA MASSIMA - PERSONALE DAL 16 LUGLIO AL 19 AGOSTO - OSTELLO DELLA ROCCA

Daniela Foschi nasce a Roma dove vive e lavora.




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Amante della pittura già da giovane,
consegue il diploma di Maturità Artistica,




sez. Architettura al 2° Liceo Artistico di Roma,




e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Pittura di Via Ripetta.




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Abilitata in Discipline Pittoriche




per l’insegnamento nei licei artistici e istituti d’arte,


Disegno e Storia dell’Arte per l’insegnamento nei licei scientifici


e scuola media.


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Attualmente insegna Arte e Immagine




nella scuola secondaria di primo grado “J. Pintor” di Roma.




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"Nella mia pittura, il gesto pittorico e la materia diventano i veicoli




con i quali scoprire, indagare e studiare la superficie,




che da me viene vissuta e affrontata come tela da tessere."




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Daniela Foschi




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La mostra “Spazio al colore”, dalle Fonderie delle Arti ,via Assisi 31di Roma si trasferisce nei mesi di Luglio e Agosto nei locali dell'Ostello della Rocca a Rocca Massima in provincia di Latina.



Un altro evento inserito nel Progetto culturale artistico che vede protagonisti tutti gli artisti ed in particolare quelli che fanno parte del territorio.



Spazio al colore!

Guardare i quadri di Daniela Foschi necessariamente porta ad accorgersi che lo spazio è cosa diversa da quella assimilazione soggettiva attraverso cui i nostri sensi sono abituati a percepire l’esistente. Si sperimenta una dimensione altra. Che è pure una dimensione riconoscibile e nota, in qualche modo congeniale all’idea che dobbiamo avere del mondo. Forse bisogna proprio dare ragione ad un artista come Achille Perilli, quando sostiene che “esistono due spazi. Il mio, vostro, nostro, di tutti, e un altro spazio: quello dell’arte; in quest’ultimo vivono forme e colori che noi dipingendo rendiamo solo in parte, per quel tanto che è nelle nostra capacità di rendere”. La pittura cioè non si esercita per niente a riprodurre in modo più o meno fedele il mondo che noi tutti, come esseri fisici, abitiamo; in realtà essa è il riflesso di un intero e distinto universo, di cui fornisce le molteplici esperienze. Tutto ciò che esiste in tale universo è effettivo, constatabile solo nei termini di un’evocazione passionale, di un’emozione suscitata che potente e compatta assorbe il calore, la pulsazione, il respiro, l’essenza stessa della vita. Daniela Foschi mette in moto un meccanismo di luce e colore che fraziona e distribuisce la superficie pittorica entro il tracciato di linee di movimento, in un addensarsi di geometrie e direzioni, fino in una tessitura cromatica, fitta di segni e di settrici, che diventa vera e propria atmosfera, invasione totalizzante del sensibile. La realtà è allora questa verberante suggestione luminosa, ai cui ritmi si muovono anche le storie, gli incontri, i momenti esigui e le situazioni concrete, ma soprattutto fluiscono le sensazioni e la percezione stessa della vita.



Prendiamo ad esempio questi paesaggi urbani. L’artista sbalza la visuale oggettiva dalle angolature di una impressione veloce di linee cromatiche e forme e tracciati. Impressione, che però è la vera protagonista dello spazio, il vero fulcro di interesse per la ricerca e la sperimentazione creativa. Anzi, proprio da tale impressione si genera poi la visione, come dimostrano i quadri il cui soggetto è pura ed incondizionata elaborazione dei motivi di colore. Gli stessi motivi, con le loro geometrie o andamenti, poi entrano come fondali e quinte scenografiche nelle rappresentazioni figurative, corrono come tratti che in cadenza parossistica segmentano la struttura dell’immagine, dilagano come diffusioni vorticose che segnano le energie ed il movimento all’interno dei contesti. La relazione fra intuizione e raffigurazione viene avvalorata dall’intreccio di queste linee di forza, futuristicamente inserendo nella composizione, anzi addirittura facendo prevalere, le direttrici dinamiche. Cosicché si sviluppa il linguaggio personale dell’artista, equidistante sia dal rigore razionalista di un astrattismo geometrico come dalla passività descrittiva di un puro e semplice naturalismo. Alla fine in queste città, in queste situazioni di effimera quotidianità, si annullano i caratteri di individuazione inerte di un dato momento in un dato luogo, ed invece si pone definitiva ed in assoluta nettezza l’interiorizzazione di un fascino emotivo, e vitale, ognora palpitante.



Più che ad una scansione visiva della realtà dunque, tale regolarizzazione delle tensioni si conforma come per naturale affinità allo scandirsi di questi ritmi urbani, serrati quali li registra l’occhio dell’artista e che ci appaiono, come nella nostra comune esperienza e sentire, frammentati, adiacenti, compresenti, indipendenti; e che pure, nello stesso tempo, costruiscono un agglomerato inestricabile e compatto di tempi e circostanze, di percezioni sovrapposte e fuse insieme, anche di equilibri disarmonici, ma ormai abituali e distintivi dei nostri giorni metropolitani.



In tutto questo non bisogna mai dimenticare la luce. Quasi si trattasse di registrarne le singole incidenze e, per così dire, i singoli umori (il loro assieparsi contiguo e compositivo), la pittura incalza ed amplifica l’impressione visiva. La stesura dei colori, la sua consistenza, è appena corposa e ruvida, come fatta di filature screziate, graffi di spatola; eppure la sua resa è di atmosfera limpida e tersa, luce che annulla i volumi e le penombre, precisa i contorni in una bidimensionalità a “taglio di vetro”. L’espressività si fa così intensa da riuscire a condurre le prospettive inattese e gli strisci rapidi dei movimenti fino alla “trasparenza” del soggetto: ciò che viene raffigurato si rivela occasione per fare pittura, per dare alla pittura l’ordine su cui stendere le sue trame fisicamente rilevanti e rilevate. Al punto che in alcuni esperimenti Daniela Foschi rafforza l’impianto pittorico con l’inserimento di materiali e, quindi anche qui, di fili e partizioni, aprendo alla sostanzialità degli elementi e degli spessori le successioni di piani, e di rifrazioni, sulle tele. Ed è interessante questo gioco con la materia, con le “cose” (ecco le sedie di Daniela Foschi, il loro “stare” inopinato in pittura) che diventano soggetti d’arte tramite gli arricchimenti di accostamento e colore, in questa sublime dialettica fra le dimensioni. Come si vede, allo spazio si ritorna. A questo spazio di riflessi e timbri cromatici, la cui forma concreta aderisce come un tessuto alle immagini, impalpabile e tuttavia ad esse intimamente attinente. Uno spazio che si modella liberamente, come emozione e misura dell’azione penetrante della luce.

Francesco Giulio Farachi


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ROCCA MASSIMA


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Rocca Massima è un comune di circa 1.100 abitanti




in provincia di Latina nel Lazio, a 60 Km da Roma,




raggiungibile passando per i Castelli Romani, dopo Velletri e Giulianello,




o uscendo al Casello autostradale di Valmontone,




a 20 Km passando per Artena e Giulianello.




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Paese dei Monti Lepini, a 735 m s.l.m.,




dista circa 40 Km dal mare




e 10 km dal Monumento Naturale Lago di Giulianello.




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A Rocca Massima nella Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo,




dotata di un maestoso organo meccanico di oltre millecento canne,




ogni anno si svolge la Rassegna Organistica Internazionale,




che, giunta all'XI edizione, ospita i più grandi maestri organisti




provenienti da ogni parte del Mondo.




Queste esibizioni vengono proiettate su uno schermo gigante




dando modo al pubblico esterno di seguire i concerti.




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Iniziano a Maggio le feste di paese




con S. Isidoro nella terza domenica di maggio,




il sabato successivo la processione notturna per l’ottavario di S.Isidoro




e la domenica la festa di Maria Santissima della Pietà.




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Un evento culturale di prestigio per l’intero Territorio




è il “Premio Goccia D’Oro”,




organizzato dall’Associazione “Mons. Giuseppe Centra”,




che coinvolge artisti adulti e scolaresche con poesie e pittura:




nel 2011viene celebrato il 21 Agosto.




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Durante il periodo estivo Pro Loco di Rocca Massima




organizza l'estate rocchiggiana ricca di eventi culturali,




che spaziano dal teatro, alle poesie della memoria,




dalla musica leggera a quella classica,




con assaggini culturali a base di prodotti locali.




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La festa in onore del patrono, San Michele Arcangelo,




ricorre il 29 settembre: i suoi bellissimi fuochi d’artificio




sono visibili da tutta la pianura pontina fino alla costa laziale.




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Festeggiata ad Ottobre la Sagra dei marroni,




che con le olive sono patrimonio rinomato dei prodotti tipici,




trainanti dell’economia locale sviluppata




da prestigiose aziende agricole attive sul territorio.




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Umberto Proietti



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sabato 2 luglio 2011

ANNA MARIA PICCIONI - IL LAGO CANTATO - GIULIANELLO 13 SETTEMBRE 2010

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IL LAGO CANTATO
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GIULIANELLO 13 SETTEMBRE 2010
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Foto di Anna Maria Piccioni

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Anna Maria Piccioni vive a Velletri

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in Provincia di Roma.

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UMBERTO PROIETTI - MONUMENTO NATURALE LAGO DI GIULIANELLO - GIARDINO PER LE FAMIGLIE - 1984




MONUMENTO NATURALE LAGO DI GIULIANELLO



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GIARDINO PER LE FAMIGLIE



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1984



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Foto di Umberto Proietti



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IL LAGO DI GIULIANELLO



OASI DA SCOPRIRE



A 50 KM DA ROMA
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Oasi azzurra immersa nella frescura di un verde incontaminato,



questo “specchio del cielo” con prati sempre verdi



che lambiscono le rive



è mèta di pescatori e di ricercatori della natura senza confine.



Affascinante paesaggio, a 241 metri s.l.m.,



ove basta guardarsi intorno per sentirsi bene con sentieri nel verde:



ideali per escursioni a piedi, in bici ed a cavallo,



dove la natura è regina.



In un clima dolce e mite,



seduti sul prato,



sotto il delicato cinguettio degli uccelli,



si provano rare sensazioni di un tempo passato,



che cancellano lo stress quotidiano.



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Il Colle de Lacoedra ( IX – VI secolo a.C.),



anticamente punto di passaggio strategico



dall’entroterra del Lazio alla costa tirrenica,



domina il Lago di Giulianello che,



con una profondità di circa 15 metri,



viene alimentato da sorgenti di acqua



della catena Appenninica e dei Monti Lepini;



circondato da lievi colline si estende in mezzo a prati e boschetti;



il meraviglioso panorama,



con i dolci declivi e la posizione soleggiata,



rende questa oasi sconosciuta



una specie di paradiso naturale



per tutti coloro che amano vivere a contatto con la natura.
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A 2 chilometri dal vicino Borgo di Giulianello



che si distingue per l’accoglienza e l’ospitalità dei cittadini,



esaltata da una gustosa cucina tipica,



che rende confortevole ed appagante la passeggiata a 50 km. da Roma.



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Meta di artisti e viandanti del Grand Tour



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Raggiungibile dai Castelli Romani, a 9 Km. da Velletri,



sulla strada che porta a Cori,



oppure dall’Autostrada Roma – Napoli uscita Valmontone



a 9 Km. da Artena,



o venendo dal G.R.A. di Roma



facendo tutta la Via Anagnina fino all’incrocio che porta a Lariano



e prima di Lariano il bivio per Giulianello, che dista ulteriori 6 Km.



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Umberto Proietti



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mercoledì 29 giugno 2011

lunedì 27 giugno 2011

IRENE SANNA - FANTASIA DI UN TRAMONTO

FANTASIA DI UN TRAMONTO


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tecnica mista 50x70


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Opera dell'artista Irene Sanna


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Irene Sanna è nata e vive a Roma


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SERGIO MESCHINO - TRAMONTO IN NICARAGUA

TRAMONTO IN NICARAGUA




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Foto di Sergio Meschino




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Sergio Meschino è nato a Roma




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facente parte del dipartimento di Rivas




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FLAMINIA STIPA - TRAMONTO SUL MARE

TRAMONTO SUL MARE

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Foto di Flaminia Stipa

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Flaminia Stipa è nata a Catania, Sicilia,

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e vive a Roma

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ILARIA PROIETTI - TRAMONTO A RODI - GRECIA

TRAMONTO A RODI - GRECIA

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Foto di Ilaria Proietti

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Ilaria Proietti, giornalista,

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è nata a Roma

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e vive a Giulianello,

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in provincia di Latina, nel Lazio - Italia

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