lunedì 6 giugno 2011

MOSTRA AL FORTE SANGALLO, NETTUNO 6-12 GIUGNO 2011



PAOLA DONDONI, SMERALDA DONATO E BARBARA MARZELLA

A cura di Rubina Brugugnoli

L’approdo è la mostra collettiva di Paola Dondoni, Smeralda Donato e Barbara Marzella, che si inaugurerà Lunedì 6 Giugno 2011 alle ore 18.00 presso il Forte Sangallo di Nettuno. Un percorso che si snoderà tra pittura e maiolica italiana e che vuole omaggiare la città di Nettuno.
La mostra sarà visibile al pubblico fino a domenica 12 giugno, con i seguenti orari: 9.30-12.30, 16.00-20.00.

Paola Dondoni presenta L’omaggio, un lavoro su pannelli di maiolica che introduce alle già note acqueforti del maestro austriaco, ma nettunese di adozione, Georg Keil. Inoltre la Dondoni includerà opere recenti sul mondo di Arlecchino e sulla Commedia dell’Arte. La maiolica che l’artista espone, è realizzata secondo la tecnica A Gran Fuoco. Paola nasce a Roma dove inizia a studiare l’arte della ceramica con i maestri Gastone Primon e Alberto Muro. Frequenta l’Accademia di Belle Arti nella sezione di Scenografia.

Smeralda Donato con Il Particolare Contrastante, lavora su tele e pannelli di legno, utilizzando una tecnica mista che vede l’uso di smalti, acrilici, foglie dorate e argentate, brillantini, stucchi colorati e vernice spray, a cui aggiunge copertoni, chiodi, coralli e altri oggetti d’uso comune. Questo duello fra sistemi così diversi indica il dualismo-scontro uomo-natura. Smeralda nasce a Roma; inizia a studiare decorazione pittorica presso l’Accademia Del Superfluo di Roberto Lucifero; poi si specializza nelle antiche tecniche della decorazione pittorica presso la Lignarius Arte&Restauro di Roma.

Barbara Marzella nasce a Roma; specializzata in Decorazione Pittorica, Decorazione Medievale e Restauro, Tutela, Valorizzazione e Gestione dei Beni Culturali. Ha lavorato presso la Fondazione Giorgio de Chirico, L’Accademia d’Arte Americana, Palazzo Liguori, Palazzo Sforza Cesarini, Palazzo Principale Quartiere Coppedè. Barbara presenta Sfumature, una serie in acrilico e olio su tela, dove ogni volto è parte della vasta gamma di sensazioni che compongono l’animo umano. L’artista ha scelto di iniziare il suo processo lavorativo, versando del colore sulla tela e facendolo scorrere liberamente. Questo movimento naturale ha prodotto vere e proprie tracce cromatiche, fusioni di tonalità diverse, sopra le quali prendono vita i volti immaginati dall’artista.

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