lunedì 24 gennaio 2011

ALDO ONORATI - LA SPERANZA E LA TENEBRA


“La speranza e la tenebra” di Aldo Onorati

ALDO ONORATI
PRESENTA A VELLETRI IL LIBRO “LA SPERANZA E LA TENEBRA”
di Umberto Proietti

Aldo Onorati sceglie la Libreria Mondatori di Velletri per la prima presentazione del suo libro “La speranza e la tenebra”. In esso percorre una serie di eventi vissuti nel contesto storico, sociale e ambientale di Roma e dei Castelli Romani nei primi 70 anni del 900.

Il protagonista del romanzo – Felice – scorre nelle pagine sotto l’attenta osservazione dell’autore nato e vissuto nei Castelli Romani.

È il prof. Filippo Ferrara a illustrare i contenuti di questa opera narrativa che, vissuta all’interno delle vicende nazionali politiche, riprodotte in questa area a ridosso di Roma, diventa anche un prezioso documento storico.

“Preziosa fonte d’informazione è stato mio padre, testimone dei tempi narrati.” Così ci rivela lo scrittore.

La lotta per l’ideale, è questa l’idea di base sostenuta dal protagonista e supportata anche dalla meditazione riportata sul retro della copertina: “Il male ha alleati potenti. Ma gli idealisti sono la coscienza del mondo.” Attento osservatore di opportunismi, tradimenti e sconfitte, il personaggio principale uomo retto e coerente, sembra avere tutti contro, anche la stessa natura, tanto amata dall’autore che in più occasioni la esalta negli incisi del racconto.

A leggere alcuni brani del libro è stata la prof.ssa di filosofia Patrizia Audino apprezzata molto dal pubblico per la sua elegante lettura:

“Le ridenti colline, verdi estate e inverno, chiare di sole e di luna, assunsero un aspetto brumoso durante i bombardamenti. I grottini umidi, primordiali, che escono sul lago come grandi bocche della terra, divennero il ricovero di tanti sfollati, la tomba di tanti morti.” Uno scenario incantevole in una realtà sconvolta dagli avvenimenti spesso resi concreti con minuziosi e suggestivi scorci che si inseriscono puntuali nei dialoghi fondendo con loro. “Anche i contadini dei Castelli Romani, […], sentirono il fascino della frase “Secolo nuovo, cose nuove”. E la ripeterono per le vigne, senza eco a causa della neve che spegne rumori; e la pronunciarono, come una formula magica, sui sagrati delle chiese, nelle osterie, sui sentieri fra i casolari sperduti. In quei tempi, infatti, dai Colli Albani al mare si stendeva una fascia di verde compatto e rari sorgevano i casali sulla pianura.”

Il romanzo si sviluppa nello scenario delle campagne romane e laziali con penetranti avvenimenti storici e politici che scorrono unitamente all’avvento tecnologico e industriale mutando la civiltà contadina.

Ancora Audino recita una parte dell’ultime pagine del libro:

“Felice tornò pian piano al lavoro dei campi. Al tramonto era così dolce il fuoco, il fumo che all’orlo della fiamma tagliente si liberava per il camino… Il gallo insonne dava l’addio al giorno col canto con il quale forse aveva annunciato ai primordi, per volere divino, il compimento della Creazione.”

Quest’opera, attuale per la trama e i protagonisti, ci fa riscoprire il desiderio, radicato in ognuno di noi, di credere in qualcosa per cui valga la pena di vivere e morire.

Aldo Onorati, Direttore editoriale, è autore di opere tradotte in varie lingue.

Ricordiamo le più lette: “Gli ultimi sono gli ultimi – Nel frammento la vita – La sagra degli omicidi – Lettera al padre – La vigilia dei sensi – Il sogno, l’incubo, il sacrilegio – Il Dio ritrovato”.

Docente di lettere alle superiori, dantista e critico d’arte presta la sua attenzione anche allo studio dei dialetti comparati nei Castelli Romani e all’antropologia culturale di questo territorio.

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